Trafficanti by Andrea Palladino;

Trafficanti by Andrea Palladino;

autore:Andrea Palladino; [Palladino, A.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: eBook Laterza
ISBN: 9788858103999
editore: edigita
pubblicato: 2012-11-14T23:00:00+00:00


All’ombra di Dell’Utri

Pochi mesi dopo lo scoppio – mediatico e giudiziario – di tangentopoli e la crisi profonda del sistema politico tradizionale, per molti gruppi economici si crea la necessità di riorganizzare il proprio sistema di riferimenti politici. E non c’è dubbio che il gruppo Fininvest fosse la holding italiana più esposta, avendo basato il proprio successo sull’alleanza con il partito più colpito dai magistrati di Milano, il Psi di Bettino Craxi.

Il punto di arrivo sono le elezioni del marzo del 1994, lo snodo cruciale nella storia d’Italia, preparate con cura per almeno un anno – o forse anche di più – da Silvio Berlusconi. L’uomo chiave di quel periodo è il senatore Marcello Dell’Utri.

Palermitano, laureato in giurisprudenza, conobbe Silvio Berlusconi nei primi anni Sessanta, quando i due frequentavano l’Università statale di Milano. Dopo un passaggio lavorativo iniziale in alcuni gruppi sportivi a Roma e a Palermo, ed una esperienza come bancario a Catania, Dell’Utri inizia a lavorare per le società di Berlusconi nel 1974, all’epoca della Edilnord. Nel 1977 Dell’Utri lascia la società di costruzione milanese per andare a lavorare con Filippo Alberto Rapisarda, fino all’anno della svolta imprenditoriale di Berlusconi, il 1982, quando la concessionaria pubblicitaria della Fininvest, Publitalia ’80, spicca il volo. Siamo nel 1982, all’inizio dell’era d’oro di Bettino Craxi.

Non c’è dubbio che Dell’Utri fosse l’uomo di massima fiducia per Berlusconi, il dirigente a cui affidare gli incarichi più delicati. Alla fine del 1992 il tycoon milanese si rende conto che quell’impero costruito in trent’anni di rapporti politici ed imprenditoriali non sempre chiari rischiava di essere abbattuto dai pm guidati da Saverio Borrelli. A cavallo tra il 1992 e il 1993 la Fininvest parte all’attacco. Dell’Utri viene incaricato di trovare una soluzione politica per raggiungere due obiettivi ambiziosi: evitare l’arrivo al governo degli ex comunisti e dei cattolici più legati alla dottrina sociale della Chiesa, guidati da Martinazzoli, e cercare di ricostruire l’universo di partiti di riferimento, capaci di garantire la posizione della Fininvest nel mercato dell’informazione.

Nei primi mesi del 1993 Marcello Dell’Utri diventa operativo, costituendo un gruppo di lavoro con il nome in codice «Botticelli». Ne fanno parte pochissimi uomini fidati: Piera Milanesi, una segretaria fornita da Dell’Utri; Giuseppe Resinelli, ex sindaco di Lecco; Vladimiro Pizzetti, dirigente della Coldiretti, morto poco dopo; Giorgio Preda, indicato da Dell’Utri, manager che si occupava dei master in Fininvest; Nicolò Querci, segretario di Preda; Giovanni Mucci, giornalista; Rodolfo Garofalo, di Brescia; e infine un nome da segnare con attenzione, Roberto Ruppen, indicato all’epoca come giornalista. A coordinare il gruppo fu chiamato Ezio Cartotto, politico di estrazione democristiana, che già da molti anni svolgeva la funzione di consulente per il gruppo Fininvest[41].

Sull’attività di questo gruppo si conosce ancora oggi molto poco. I testimoni ascoltati in diversi processi molto spesso non ricordavano nei dettagli le attività o addirittura avevano difficoltà nel collocare temporalmente l’inizio delle consulenze. Le date non sono un dettaglio da poco: il 1992 fu un passaggio nodale nella storia recente.

Il nome che ricollega questo gruppo agli intrecci europei – ed africani – dei traffici di rifiuti è, come abbiamo visto, quello di Roberto Ruppen[42].



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